DAL 15 MAGGIO, IN ITALIA, ABBIAMO CONSUMATO LE RISORSE CHE LA TERRA PUÒ RIGENERARE IN UN ANNO.

DAL 15 MAGGIO, IN ITALIA, ABBIAMO CONSUMATO LE RISORSE CHE LA TERRA PUÒ RIGENERARE IN UN ANNO.

CE LO RICORDA IL GLOBAL FOOTPRINT NETWORK: VIVIAMO SOPRA LE NOSTRE POSSIBILITÀ.

 

Consumiamo più di quello che la terra riesce a compensare. A ricordarcelo, di anno in anno, è il Global Footprint Network (GFN) un’organizzazione internazionale per lo sviluppo sostenibile che ha la finalità di aiutare il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali rispondendo in modo adeguato ai cambiamenti climatici e che, con il suo Earth Overshoot Day, fissa in un giorno preciso la misura del nostro indebitamento con la Terra. I risultati sono inquietanti: l’overshoot day in Italia quest’anno è scattato il 15 maggio. Da quel giorno in poi, il nostro paese, avendo già consumato tutte le risorse che la Terra è in grado di rigenerare, è in debito rispetto alle risorse naturali di cui dispone. Il GFN calcola l’overshoot day con due concetti chiave: la biocapacità, ossia la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare e rendere disponibili in un anno, e l’impronta ecologica, ossia la domanda di risorse che l’umanità preleva dall’ambiente nello stesso arco temporale. In sintesi, le entrate e le uscite della nostra vita sulla Terra.

 

consumo risorse sulla terra

 

Se Atene piange, Sparta non ride. La situazione a livello globale è ancora più preoccupante, seppur questa risulta essere una magra consolazione. Tra i paesi industrializzati, in fondo alla classifica degli overshoot 2022 ci sono Lussemburgo e Qatar che hanno consumato già da febbraio le risorse del pianeta di loro pertinenza. Molto preoccupante la situazione di Canada e Stati Uniti, entrambi in overshoot dal 13 marzo. A seguire troviamo Germania, Francia e Gran Bretagna, che hanno superato le proprie capacità rispettivamente il 4, il 5 e il 19 maggio, la Cina il 2 giugno. Da questi numeri si evince che gli Stati Uniti avrebbero bisogno di 5,1 Terre per soddisfare i loro consumi attuali. L’Australia di 4,5 pianeti, la Russia di 3,4, l’Italia di 2,7 Terre. Numeri insostenibili e drammatici.

 

light for future

 

All’Overshoot 2022, sempre più preoccupante, risponde con parole chiare Alberto Baesso, Project Leader di WayPoint e ideatore del programma Light For Future, orientato ad una produzione etica e attenta proiettata a non consumare più risorse naturali per avviare un percorso che ci permetta di rientrare dei nostri “debiti” con la Terra. “In WayPoint poniamo l’accento su questi temi da tanti anni. La nostra azienda, anche grazie alle linee guida del progetto Light For Future, vuole invertire la curva del debito che abbiamo con la Terra già dai primi anni ’70.” - le parole di Baesso - “Il sostegno alle aziende come la nostra, da parte delle istituzioni politiche e finanziare, non è mai stato all’altezza delle reali necessità e della gravità dello stato in cui ci troviamo. Per invertire la curva bisogna premiare chi produce in un’ottica di circolarità degli oggetti. È necessario sostenere chi, come noi, investe soldi e tempo in ricerca per produrre articoli che siano durevoli e si possano inserire nuovamente nel circuito, una volta esaurito il proprio ciclo vita. In attesa che ci sia realmente una volontà di cambiare atteggiamento” - conclude il Project Leader di WayPoint - “la differenza la possono fare i consumatori, attraverso una scelta etica, passando per acquisti consapevoli. Abbiamo tutti un ruolo nella salvaguardia del Pianeta Terra. Noi da anni facciamo il nostro, è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità.”

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